Onda l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre 2017), coinvolge gli ospedali con i Bollini rosa e i presidi dedicati alla salute mentale per offrire servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alla popolazione femminile (visite psichiatriche, counselling psicologico, test di valutazione del rischio di depressione, info point, conferenze e distribuzione di materiale informativo).
Obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche.
La salute mentale è parte integrante della salute generale, indispensabile per il funzionamento individuale e sociale. I disturbi psichici rappresentano il 26% di tutte le disabilità e hanno un impatto pesante sulla quantità di vita e sulla sua qualità con gravi ripercussioni sul piano personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo. Portano spesso a isolamento e solitudine.
Per questo è importante intervenire il prima possibile. Chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema: consente di condividere le proprie difficoltà, impostare tempestivamente le cure più appropriate e migliorare la qualità della vita.
I disturbi psichici sono curabili, non tutti sono guaribili. E là dove non sia ottenibile la guarigione, possono essere adottati interventi efficaci in grado di ridurre l’intensità, la durata dei sintomi e le conseguenze.
I servizi offerti dal 10 al 17 ottobre sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione: entra nel sito e clicca sul banner in home page “consulta i servizi offerti”. Potrai visualizzare l’elenco dei presidi aderenti e i servizi che offrono.
N.B. I presidi, in base alla propria disponibilità, possono scegliere se aderire all’iniziativa e quali servizi offrire.
La ricerca Studio sull’effetto del COVID-19 sul benessere delle donne dopo il parto promossa della Sapienza Università di Roma si propone di esplorare l’impatto dello stress da COVID-19 sul benessere delle donne nei sei mesi successivi al parto.
Durante la gravidanza e dopo la nascita del bebè può succedere di soffrire di ansia o depressione. Disturbi che, se non trascurati, possono essere risolti. Ma solo chiedendo aiuto. Per il benessere della mamma e del suo bambino.
Intervistata di recente, Alanis Morissette ha confessato di aver sofferto di diversi aborti spontanei e di depressione post-partum. La cantautrice canadese, a 45 anni, è in attesa del terzo figlio, fortemente desiderato.
No, fare un figlio non è una battuta d’arresto. Al contrario, è un’assenza che migliora le competenze e permette di acquisirne di nuove, indispensabili al mercato del lavoro. Alcune aziende, in Italia, lo hanno già capito. Ecco perché conviene, oggi, adottare una nuova cultura del lavoro dalla parte delle mamme