La depressione ti annienta. È devastante e immateriale: non è una piaga da toccare, non è una malattia fisica tangibile, non è un dolore del corpo. A volte è un “tentativo di vivere”, anzi, di “tirare a campare” che rimane a lungo senza un nome e una connotazione precisa.
Da oggi si rinnova “Un sorriso per le mamme”, la campagna di Onda, Osservatorio nazionale per la salute della donna e di genere, con l’obiettivo di combattere la depressione nel periodo perinatale, che comprende la gravidanza e il post-partum, che colpisce ogni anno circa 90 mila donne in Italia.
È stato istituito presso l'Università degli Studi di Brescia il Corso di Aggiornamento dal titolo "Depressione e ansia perinatale: update in screening e assessment" che si terrà il giorno 8 Giugno 2018 presso l'Università degli Studi di Brescia Viale Europa11, Aula T dalle ore 9.00 alle 18.00.
La durata della depressione post partum è correlata proporzionalmente alla comparsa di sintomi depressivi nei figli e alle loro performance scolastiche. Alcuni ricercatori inglesi hanno preso in considerazione circa 10 mila donne diventate madri negli anni Novanta. La ricerca è stata pubblicata da Jama Psychiatry(Reuters Health)
I progetti potenziano o implementano, anche sperimentalmente, le iniziative per l’attivazione di percorsi di accompagnamento alla donna nel periodo pre e post nascita di un figlio per individuare i fattori di rischio e di disagio psichico perinatale per un’efficace presa in carico della diade madre-neonato.
Quattro gli obiettivi dell'intesa Stato Regioni all'ordine del giorno nella seduta di oggi (l'esame è stato però rinviato): offrire alla donna materiale informativo sul disagio psichico; individuare precocemente la popolazione a rischio; implementare i fattori di benessere psichico e valutazione a posteriori del trattamento messo in atto. L'INTESA.