Una nuvola nera che circonda la testa offuscando la vista, il corpo sfocato, gli occhi spalancati e smarriti… Così i disegnatori della ForMed Films hanno illustrato la depressione post partum nel video “Perinatal Positivity”. Realizzato per conto della britannica Foundation for Mother and Child Health e presentato di recente in Italia, in occasione di un convegno dell’Istituto Superiore di Sanità. Il filmato è un invito a neomamme e neopapà che sperimentano sintomi depressivi a chiedere aiuto. A operatori qualificati, però, perché con il sostegno giusto la depressione può essere sconfitta. “Non vergognarti di come ti senti, perché non sei sola. C’è una luce, basta seguirla. Passerà” e la nuvola nera poco a poco si dissipa per lasciar posto al sorriso.
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La ricerca Studio sull’effetto del COVID-19 sul benessere delle donne dopo il parto promossa della Sapienza Università di Roma si propone di esplorare l’impatto dello stress da COVID-19 sul benessere delle donne nei sei mesi successivi al parto.
Intervistata di recente, Alanis Morissette ha confessato di aver sofferto di diversi aborti spontanei e di depressione post-partum. La cantautrice canadese, a 45 anni, è in attesa del terzo figlio, fortemente desiderato.
No, fare un figlio non è una battuta d’arresto. Al contrario, è un’assenza che migliora le competenze e permette di acquisirne di nuove, indispensabili al mercato del lavoro. Alcune aziende, in Italia, lo hanno già capito. Ecco perché conviene, oggi, adottare una nuova cultura del lavoro dalla parte delle mamme
Gli ospedali di Vimercate e Carate avviano un progetto dedicato alla maternità “fragile”. Formati per il supporto circa 80 dipendenti dell’ASST di Vimercate.