D: Sono mamma da 6 mesi e da un po’ di tempo mi viene spesso da piangere, mi sento di non farcela con la bimba ma poi se la lascio ai nonni per qualche ora mi sento in colpa!! Ho un compagno vicino che mi offre il suo aiuto in termini di tempo per me ma spesso non ne approfitto e non so perché. La mia vita di prima non c’e più in quanto le mie amiche tutte senza figli sono scomparse. Sono sola. Passerà rientrando a lavoro fra non molto o sarebbe opportuno sentir qualcuno e parlare con qualcuno? Insomma, sono vittima di depressione post partum o è una crisi passeggera come dice il mio compagno? Grazie mille
R: Cara Elisa, ogni donna vive il post-partum in un modo diverso, per cui non è possibile stabilire a priori se il rientro al lavoro costituisca di per sé un fattore protettivo rispetto alla propria sofferenza. Sarebbe meglio rivolgersi ad un medico o ad uno psicologo per capire la gravità del suo malessere e decidere insieme se è il caso di effettuare dei colloqui psicologici. In ogni caso, questa sarebbe una forma di prevenzione, a tutto vantaggio del proprio benessere personale e della cura di sé. Cari saluti, O.N.Da – Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna.
La ricerca Studio sull’effetto del COVID-19 sul benessere delle donne dopo il parto promossa della Sapienza Università di Roma si propone di esplorare l’impatto dello stress da COVID-19 sul benessere delle donne nei sei mesi successivi al parto.
Durante la gravidanza e dopo la nascita del bebè può succedere di soffrire di ansia o depressione. Disturbi che, se non trascurati, possono essere risolti. Ma solo chiedendo aiuto. Per il benessere della mamma e del suo bambino.
Intervistata di recente, Alanis Morissette ha confessato di aver sofferto di diversi aborti spontanei e di depressione post-partum. La cantautrice canadese, a 45 anni, è in attesa del terzo figlio, fortemente desiderato.
No, fare un figlio non è una battuta d’arresto. Al contrario, è un’assenza che migliora le competenze e permette di acquisirne di nuove, indispensabili al mercato del lavoro. Alcune aziende, in Italia, lo hanno già capito. Ecco perché conviene, oggi, adottare una nuova cultura del lavoro dalla parte delle mamme