La Fondazione Benedetta D’Intino onlus nasce nel 1994 come struttura per la cura e il trattamento di bambini e adolescenti con disagio psicologico, per il sostegno alle loro famiglie e per favorire la comunicazione e l’autonomia di bambini carenti o privi di linguaggio orale.
Tra i servizi che il Centro offre, è a dispsizione Servizio 0-5 anni, intervento preventivo breve a carattere psicologico strutturato in 5 sedute seguite da un follow up. Si rivolge a neogenitori, bambini in età prescolare e a tutta la loro famiglia. Lo scopo del servizio è quello di sostenere tutta la famiglia nella costruzione di una buona relazione bambino-genitori aiutando questi ultimi a conoscere ed attivare le proprie risorse. È attivo al Centro Benedetta D’Intino onlus dal 1996 ed è stato il primo in Italia sul modello psicoanalitico sviluppato dalla Clinica Tavistock di Londra. Offre sedute di consultazione psicoterapeutica e incontri aperti rivolti a genitori e operatori sulle tematiche dell’infanzia. Al Servizio si accede attraverso il Numero Verde gratuito 800613550 per stabilire un primo contatto con un operatore e la Segreteria del Centro al numero 0239263940 per richiedere informazioni o fissare un appuntamento.
Contatti
Via della Signora, 4 – 20122 Milano
Tel. 02 76024421
www.benedettadintino.it
La ricerca Studio sull’effetto del COVID-19 sul benessere delle donne dopo il parto promossa della Sapienza Università di Roma si propone di esplorare l’impatto dello stress da COVID-19 sul benessere delle donne nei sei mesi successivi al parto.
Durante la gravidanza e dopo la nascita del bebè può succedere di soffrire di ansia o depressione. Disturbi che, se non trascurati, possono essere risolti. Ma solo chiedendo aiuto. Per il benessere della mamma e del suo bambino.
Intervistata di recente, Alanis Morissette ha confessato di aver sofferto di diversi aborti spontanei e di depressione post-partum. La cantautrice canadese, a 45 anni, è in attesa del terzo figlio, fortemente desiderato.
No, fare un figlio non è una battuta d’arresto. Al contrario, è un’assenza che migliora le competenze e permette di acquisirne di nuove, indispensabili al mercato del lavoro. Alcune aziende, in Italia, lo hanno già capito. Ecco perché conviene, oggi, adottare una nuova cultura del lavoro dalla parte delle mamme