La durata della depressione post partum è correlata proporzionalmente alla comparsa di sintomi depressivi nei figli e alle loro performance scolastiche. Alcuni ricercatori inglesi hanno preso in considerazione circa 10 mila donne diventate madri negli anni Novanta. La ricerca è stata pubblicata da Jama Psychiatry
(Reuters Health) – Una depressione post partum grave e di lunga durata aumenterebbe di quasi cinque volte la probabilità di avere figli con problemi comportamentali a tre anni e mezzo di età, di quasi tre volte la probabilità di avere figli che a 16 anni prenderanno bassi voti in matematica e di sette volte la probabilità di avere figli con diagnosi di depressione all’età di 18 anni.
È quanto emerge da uno studio coordinato da Alan Stein, dell’Università di Oxford. La ricerca è stata pubblicata da Jama Psychiatry.
I ricercatori inglesi hanno esaminato i dati relativi a 9.848 madri in gravidanza all’inizio degli anni Novanta. Le donne avevano in media 29 anni al momento del parto e sono state valutate per i sintomi della depressione quando i figli avevano due, otto, 21 e 33 mesi e 11 anni. Dai risultati è emerso che circa nove donne su 10 non hanno avuto sintomi di depressione e meno dell’1% avrebbe avuto depressione grave e persistente. In particolare, quando i sintomi della depressione erano ancora presenti a due e otto mesi dopo il parto, indipendentemente dalla loro gravità, era più probabile che durassero fino a 11 anni dopo.
Le donne che soffrivano di depressione grave ma non persistente avevano circa il doppio di probabilità di avere bambini con problemi comportamentali rispetto alle donne senza sintomi di depressione. Quando invece la depressione era grave ma non persistente, le donne avevano anche maggiori probabilità di avere adolescenti con scarso rendimento in matematica a 16 anni o depressione all’età di 18 anni, anche se le differenze sarebbero state troppo piccole per escludere che fossero dovute al caso.
Un limite dello studio è rappresento dal fatto che poche donne avevano depressione, per cui i risultati potrebbero cambiare prendendo in considerazione un ampio numero di donne con problemi post partum. Anche così, però, i risultati evidenziano la necessità di diagnosticare adeguatamente le donne per la depressione post partum, soprattutto perché sono disponibili farmaci e terapie psicologiche che potrebbero alleviare questi sintomi.
“Il messaggio da portare a casa è che la depressione non va stigmatizzata; è una vera malattia con efficaci trattamenti”, dice Myrna Weissman, del New York State Psychiatric Institute alla Columbia University di New York City, che ha scritto un editoriale sull’articolo e che consiglia uno screening regolare con un follow-up negli anni per le donne che hanno avuto qualsiasi episodio iniziale di depressione post partum.
Fonte: Jama Psychiatry
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
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