Un team di psicologi di Italia, Giappone e Singapore sta lavorando ad un’innovativa applicazione in grado di analizzare la voce della neomamma e riconoscere se soffre di depressione post-partum.
Gli esperti stanno analizzando il tono di voce, le pause, la velocità delle parole di numerose neomamme di lingua italiana, tedesca e giapponese, per identificare la “firma” dei soggetti depressi. In questo modo l’app potrà confrontare la voce delle mamme con le caratteristiche di quelle analizzate nello studio, scovandone i segnali precoci.
A capo di questo team c’è Gianluca Esposito dell’Università di Trento, che ha spiegato come l’intento sia quello di sviluppare un’app gratuita, anonima e facile da utilizzare, per aiutare tutte le neomamme.
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La ricerca Studio sull’effetto del COVID-19 sul benessere delle donne dopo il parto promossa della Sapienza Università di Roma si propone di esplorare l’impatto dello stress da COVID-19 sul benessere delle donne nei sei mesi successivi al parto.
Durante la gravidanza e dopo la nascita del bebè può succedere di soffrire di ansia o depressione. Disturbi che, se non trascurati, possono essere risolti. Ma solo chiedendo aiuto. Per il benessere della mamma e del suo bambino.
Intervistata di recente, Alanis Morissette ha confessato di aver sofferto di diversi aborti spontanei e di depressione post-partum. La cantautrice canadese, a 45 anni, è in attesa del terzo figlio, fortemente desiderato.
No, fare un figlio non è una battuta d’arresto. Al contrario, è un’assenza che migliora le competenze e permette di acquisirne di nuove, indispensabili al mercato del lavoro. Alcune aziende, in Italia, lo hanno già capito. Ecco perché conviene, oggi, adottare una nuova cultura del lavoro dalla parte delle mamme