Il 26 gennaio 2012 è stata assegnata la borsa di studio sul dolore cronico post partum istituita da O.N.Da al fine di promuovere la migliore proposta di ricerca che per il suo contenuto e aspetti metodologici, sia in grado di esplorare le dimensioni della problematica del dolore cronico dopo il parto.
Nel periodo post-partum, infatti, molte donne sono affette da dolore che può regredire o aumentare nel tempo e, in alcuni casi, diventare cronico. Questa problematica comporta delle ripercussioni negative sulla qualità di vita delle donne, sfociando in un distacco dalla vita quotidiana con gravi conseguenze a livello psico-fisico e sul fronte economico e sociale.
In Italia i dati sul dolore cronico post-partum sono scarsamente disponibili e considerata l’importanza della tematica, si evidenzia la necessità di focalizzare di più l’attenzione su questo fenomeno al fine di conoscerne l’intensità dell’impatto sulle donne, contribuendo a diffondere consapevolezza e conoscenza di questa problematica nella popolazione femminile.
Il riconoscimento è stato attribuito alla Dott.ssa Silvia Stirparo, medico chirurgo specialista in Anestesiologia e Rianimazione, Consulente presso l’European e-learning School in ObstetricAnesthesia e Assistente Anestesista presso CdC Città di Roma per il progetto di ricerca intitolato“Indagine conoscitiva sul dolore cronico post partum”, che avrà l’obiettivo di esplorare l’incidenza, la natura e le conseguenze cliniche e sociali del dolore nel post partum.
La ricerca Studio sull’effetto del COVID-19 sul benessere delle donne dopo il parto promossa della Sapienza Università di Roma si propone di esplorare l’impatto dello stress da COVID-19 sul benessere delle donne nei sei mesi successivi al parto.
Durante la gravidanza e dopo la nascita del bebè può succedere di soffrire di ansia o depressione. Disturbi che, se non trascurati, possono essere risolti. Ma solo chiedendo aiuto. Per il benessere della mamma e del suo bambino.
Intervistata di recente, Alanis Morissette ha confessato di aver sofferto di diversi aborti spontanei e di depressione post-partum. La cantautrice canadese, a 45 anni, è in attesa del terzo figlio, fortemente desiderato.
No, fare un figlio non è una battuta d’arresto. Al contrario, è un’assenza che migliora le competenze e permette di acquisirne di nuove, indispensabili al mercato del lavoro. Alcune aziende, in Italia, lo hanno già capito. Ecco perché conviene, oggi, adottare una nuova cultura del lavoro dalla parte delle mamme